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Luce
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Nero di seppia

“Bocciarelli Home Theatre” su Facebook e Instagram tutti i giorni contro la solitudine del Covid-19

 

#aiutiamochiesolo #andratuttobene

 

 

«Combatto il silenzio assordante del nemico invisibile con il battito della poesia e l’abbraccio della Luce del teatro…»

È così, con queste parole emozionate, che inizia la nostra conversazione telefonica di oggi, martedì 24 marzo 2020. Sono ormai due settimane che l’attore Vincenzo Bocciarelli entra nelle case degli italiani con il suo “Bocciarelli Home Theatre”https://www.facebook.com/vincenzo.bocciarelli – attraverso il quale, direttamente da casa sua, tutti i giorni, dalla sua piattaforma Facebook e Instagram, con inizio alle ore 16:00, intrattiene chi è solo recluso come tanti in casa, chi sta sperimentando la solitudine, i suoi decine e decine di migliaia di follower e ammiratori di Instagram e Facebook recitando e declamando brani e poesie di ogni tipo e di ogni periodo storico…

Vincenzo Bocciarelli
Vincenzo Bocciarelli

«Appena ci comunicarono che non saremmo potuti più uscire di casa se non per approvvigionamento e altre esigenze di prima necessità, e nello stesso tempo assistevo inerme ad una ecatombe quotidiana di morti, mi sono sentito schiacciare da una forza di gravità alla quale ho cercato di reagire subito con la mia arte che, mia fedele compagna da sempre – Lei non mi ha mai tradito ne deluso – mi ha dato la forza di impegnarmi in questa nuova e arricchente esperienza. La reazione del pubblico è stata da subito straordinaria e percepire l’entusiasmo e la gratitudine delle persone che come me si trovano a vivere questo momento di isolamento mi ha insegnato ancora una volta l’importanza di rendere salvifiche e utili all’essere umano, le risorse che solo l’Arte ci può regalare. Mi scrivono malati oncologici per esempio, che non possono assolutamente uscire perché esposti in maniera esponenziale, che mi ringraziano per la forza che riescono a percepire e a far propria durante la diretta. Ogni giorno per me, anche se ovviamente è impegnativo, è un’occasione di crescere umanamente, spiritualmente e culturalmente. Penso che molte persone fatichino a restare a casa anche perché il viaggio introspettivo di scoperta e conoscenza del “se” è molto ardua e prevede l’attraversamento del dolore. Siamo in un’epoca anestetizzata dove parole come morte, dolore, spaventano. Tutto deve essere perfetto e plastificato. Tutto deve essere immortale è indistruttibile come il cellulare di ultima generazione fatto con materiali spaziali o l’androide con il quale parli e addirittura imponi tutti i nostri ordini come una schiava. E l’anima? Dov’è? Ed ecco che nel mio piccolo, ogni giorno da casa mia, cerco di esorcizzare il momento, cerco di allietare e alleviare il dolore che ogni istante cresce nei cuori delle persone sempre di più. La situazione attuale nel mondo dello spettacolo è devastante tutte le produzioni sono bloccate, teatri chiusi, attori e lavoratori del mondo dello spettacolo senza occupazione. Io reagisco a tutto questo creandomi il lavoro a casa mia, perché come diceva Adriano nelle sue memorie: bisogna arrivare alla morte ad occhi aperti. Recitare è Il mio respiro, la mia vita e voglio farlo fino all’ultimo istante, da vincente, sempre! Amor semper vincit!» Continua così a parlarmi al telefono Vincenzo Bocciarelli che mi racconta di questa sua nuova avventura artistica dentro le mura domestiche divenute per tutti noi italiani luogo di protezione dal potenziale contagio da Covid-19, ma al contempo spazio che col passare dei giorni assume connotazioni claustrofobiche inimmaginabili fino a pochi giorni fa!

Poi mi racconta del suo amore per la mia terra, la Sicilia, della sua ammirazione per Palermo, per Siracusa, per Catania, per Agrigento e per tutte le bellissime città siciliane piene di arte, cultura, architettura, storia, che ha spesso attraversato e abitato artisticamente per le sue rappresentazioni teatrali a Siracusa, a Taormina, a Segesta

«Uno dei motori propulsori del mio contenitore teatrale è proprio quello dei testi classici e la forza che da essi ne deriva. Amo ricordare spesso le mie esperienze teatrali nei bellissimi teatri antichi siciliani che mi hanno tenuto a battesimo agli inizi della mia carriera e dopo, e verso i quali provo una grande riconoscenza… »

E per questo suo amore per la Sicilia che ha deciso di recitare e interpretare delle novelle e dei racconti siciliani inediti su YouTube, che replicherà in diretta e rappresenterà nelle sue prossime dirette Facebook in questo nuovo format virtuale, “Bocciarelli Home Theatre”. Racconti e novelle siciliani che il lettore di questo articolo potrà ascoltare dalla Play List di YouTube di Vincenzo Bocciarelli dove ne recita e interpreta magistralmente decine:

 

 

Questa la Play List di YouTube di Vincenzo Bocciarelli:

https://www.youtube.com/playlist?list=PLwBvbICCL5662-6ruZ02UxhJaifaHYgqV   

 

Vincenzo Bocciarelli
Vincenzo Bocciarelli

Poi Vincenzo mi racconta dell’India e dei suoi amici artisti indiani che gli stanno scrivendo e che lo stanno chiamato su WhatsApp o su Skype a decine in questi giorni di “guerra” italiana contro il nemico invisibile Covid-19. L’India che ama come la Sicilia, dove ha lavorato per anni e dove sarebbe dovuto andare per iniziare una nuova produzione… dove Vincenzo è un attore noto in tutto il paese per le sue partecipazioni a serie televisive di successo e film del grande schermo bollywoodiano. Ed e a questo punto che con voce emozionata mi racconta dei suoi tantissimi amici artisti che in questi giorni italiani di Covid-19 lo hanno chiamato, cercato, confortato, rassicurato…

«La vicinanza e l’affetto che mi sono arrivati dai meravigliosi colleghi d’oltreoceano e dell’India attraverso messaggi e videochiamate mi hanno fatto capire quanto in questo momento il mondo intero si sia unito in una magnifica catena d’amore …. e il mio pensiero va anche a quegli appuntamenti professionali che avrei dovuto avere e che sono stati annullati. Ce n’è soprattutto uno che tra tutti per me rappresenta un momento annuale particolarmente significativo: la Via Crucis con i ragazzi disabili del centro Elaion a Eboli. Quest’anno per la prima volta dopo molti anni non sarò con loro nelle vesti di Gesù a condividere il calvario sul Golgota.»

A questo punto della telefonata ci salutiamo, ci incoraggiamo reciprocamente con l’impegno di sentirci nei prossimi giorni, di continuare a scambiare le nostre opinioni e le nostre idee sull’arte, sul cinema, sulla letteratura, sulle passioni artistiche che ci danno la forza di andare avanti in questi giorni dolorosi e difficili… perché in fondo l’arte a cosa serve se non ad aiutare noi donne e uomini a vivere?

 

 

A seguire, per chi volesse sapere di più della carriera artistica di Vincenzo, una breve biografia che ripercorre i momenti artistici più significativi dell’attore italiano.

 

Short-bio di Vincenzo Bocciarelli

Era il 22 febbraio del 1974: debutta la fortunata serie Happy Days e un attore che resterà nel cuore dei telespettatori “Fonzie” interpretato da (Henry Winkler). Nella stessa sera, in Italia, nasce in Italia un grande attore dallo stesso aspetto e perchè no? anche destino! Vincenzo Bocciarelli quinto di sei figli . da genitori cremonesi giramondo che, mossi dall’amore per il verde delle colline e campagne in Toscana, decidono di trasferirsi  nella bellissima Siena. Vincenzo, sin da piccolo, muove i suoi passi a contatto con l’arte e la natura e sviluppa il suo amore per la pittura frequentando l’istituto d’arte Duccio di Buoninsegna dove si diploma con il massimo dei voti. Finchè avverrà l’incontro con il teatro e la recitazione  che non lo abbandonerà mai più: debutta a soli 15 anni al Piccolo teatro senese di Palazzo Sergardi, interpretando il ruolo di Fulgenzio ne “Gli innamorati” di Goldoni. In un crescendo di passioni, fra letture di copioni e palcoscenici, vince una borsa di studio al teatro a Palmi, e contestualmente inizia le audizioni per entrare nella prestigiosa scuola di teatro del Piccolo teatro d’Europa a Milano diretta da Giorgio Strehler. Supera tutti i provini e lavora nel 91 con il grande maestro come  giovanissimo  attore  nel Faust Festival accanto a grandi nomi del teatro come Tino Carraro, Franco Graziosi, Giulia Lazzarini, Andrea Jhonasson. Diplomatosi nel 1993 alla Scuola del Piccolo teatro d’Europa con il massimo dei voti, vince nello stesso anno il Premio alla Vocazione a Montegrotto Terme, premiato dal grande Vittorio Gassman e viene subito ingaggiato dalla compagnia Glauco Mauri  nella pièce “Tutto per Bene” di Luigi Pirandello nel ruolo del marchese Giorgio Lanza, poi, nella stagione successiva nei “Quaderni di Conversazione” di Ludwig Van Bethoveen come co-protagonista nei panni del nipote Karl, sempre accanto a Glauco Mauri. Questo spettacolo segna l’inizio della carriera teatrale di Vincenzo Bocciarelli nei più importanti teatri d’Italia riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica. Seguiranno il ruolo de ” Il messaggero” nell’ “Antigone” al teatro Olimpico di Vicenza, diretto dal regista internazionale Teodoris Terzopulos, con il quale  farà con lo stesso spettacolo una tournée mondiale nei principali continenti. ’Seguiranno: “L’Edipo Re” diretto dal maestro Glauco Mauri che lo sceglierà poi per interpretare il ruolo di Ariel ne “La Tempesta” di Shakespeare al teatro romano di Verona, con centinaia di repliche e una lunga tournée. Nel 1996 viene scelto dal regista polacco Christof Zanussi per il ruolo di Parsifal ne “La Leggenda del Re Pescatore”  al festival del teatro di San Miniato e il ruolo del giovane imperatore romano Eliogabalo di A. Artoud che lo stesso anno inaugura allo Spasimo di Palermo. Dopo il grande debutto nel 1998 al teatro Greco di Siracusa come il figlio Polidoro di una straordinaria Valeria Moriconi in Ecuba, per la regia di Lorenzo Salveti, nel 1999 Mauri gli assegna il ruolo del figlio buono Edgar nel Re Lear di Shakespeare e proprio durante una delle recite al teatro Eliseo di Roma viene scoperto dal talent-scout Giuseppe Perrone, che lo catapulta bel mondo della fiction e del cinema facendolo conoscere al grande pubblico attraverso fiction di successo come Incantesimo, Il bello delle donne, Orgoglio, Cinecittà, Don Matteo, Un caso di Coscenza, Pompei, e tante altre. Contemporaneamente viene scelto nuovamente in teatro da Giorgio Albertazzi che lo vorrà prima come Nunzio nell’Edipo Re a Taormina accanto a Irene Papas, come Bassanio nel Mercante di Venezia con Lucrezia Lante della Rovere e giovane protagonista Lhoman nell’Angelo Azzurro. Inizia anche la carriera cinematografica con il grande Florestano Vancini che lo sceglie per interpretare il cardinale Ippolito D’Este in “E ridendo l’uccise”. Nel 2010 arrivano le pellicole internazionali di Bollywood : viene scelto come primo e unico attore europeo protagonista di un film prodotto e realizzato in India dal titolo Nirakazcha ovvero “La strada dei colori” nella versione italiana uscita sulle reti RAI. Sempre per la tv pubblica italiana riscuote un grande successo con la proiezione di “Red Land” a fianco di Franco Nero, per la regia di Maximiliano Hernando Bruno colossal sulla tragica storia delle foibe che verrà trasmessa poi oltreoceano in America su Rai Italia e Amazon Prime. Continua la carriera nel grande schermo partecipando al cast di ” Mission Possible”per la regia di Bret Roberts con Jhon Savage, prodotto dalla Movie On casa di produzione e distribuzione internazionale con la quale ha attualmente una collaborazione per la realizzazione di nuovi progetti.

 

 

di Andrea Giostra

 

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