Usato inizialmente come medicinale in Cina, furono poi i monaci buddhisti che contribuirono alla sua diffusione, utilizzandolo come bevanda rituale e tonico.
La pianta del thé oggi viene coltivata in tutti i continenti, soprattutto in zone tropicali o subtropicali, in terreni acidi e impermeabili dove il clima umido, il sole e l’abbondante pioggia ne favoriscono lo sviluppo.
Sono la Cina, l’India ed il Giappone i maggiori produttori di thé al mondo, ma questo viene coltivato anche in regioni molto più a nord, come la Cornovaglia (luogo del mito di Ré Artù) dove il visconte di Falmouth, nelle sue piantagioni, coltiva la qualità del tè di Tregothnan, favorito da un microclima pressoché identico a quello della regione Indiana del Darjeeling dove invece si coltiva il sopraffino thé nero soprannominato “lo Champagne dei thé “. Troviamo coltivazioni anche negli Stati Uniti ed in Italia.
Proprio l’Italia è posizionata al secondo posto in Europa come produttore di thé attraverso le piantagioni di Sant’Andrea di Compito, in provincia di Lucca, in cui ben tre sono le diverse varianti di thé coltivate: quello verde, il thé semi-fermentato ed il thé nero.
Il rito del the a Roma: poiché il thé ancora oggi rappresenta un piccolo rito, è suggestivo regalarsi una tantum una gradevole esperienza che ripercorra le atmosfere old english, anche se talvolta un po’ expensive. Nel seguito vi suggeriamo alcuni dei luoghi cult a Roma dove degustare una buona tazza di thé.
Da “Babington’s”: fondata da due signorine inglesi: Isabel Cargill e Anna Maria Babington, che inaugurarono la nota sala da thé, nel 1893 , per ospitare i numerosi anglosassoni presenti nella Capitale.
Babington’s, in Piazza di Spagna, ancora oggi è gestita dai discendenti di Isabel Cargill e si trova a poco più di dieci passi, ai piedi della famosissima scalinata di Trinità dei Monti.
Stampe e mobili d’epoca arredano gli interni in cui è presente anche un camino, acceso nelle giornate dell’inverno. In questa prestigiosa sala da thé troviamo oltre 100 varietà di questo infuso oltre che tazze e teiere, acquistabili direttamente in loco.
In questo santuario del lusso potrete anche approfittare in un orario più tardivo di una cena romantica o uno spuntino post teatro. Avrete come complice l’accompagnamento della musica dal vivo suonata da un pianista.
di Ester Campese