ScrivOnline

Sans-serif

Aa

Serif

Aa

Font size

+ -

Line height

+ -
Luce
Buio
Nero di seppia

Il rito del thè: origini, coltivazioni e luoghi cult della Capitale dove degustarlo

 

 

 

Ricavato dalla legnosa pianta della famiglia delle “Camellia Sinensis” e di origine cinese, il thé è a buon titolo è tra le bevande più antiche e consumate sulla terra, seconda solo all’acqua. Il rito con cui si prepara vanta una storia antichissima che risale a più di 5.000 anni fa.

Usato inizialmente come medicinale in Cina, furono  poi i monaci buddhisti che contribuirono alla sua diffusione, utilizzandolo come bevanda rituale e tonico.

La pianta del thé oggi viene coltivata in tutti i continenti, soprattutto in zone tropicali o subtropicali, in terreni acidi e impermeabili dove il clima umido, il sole e l’abbondante pioggia ne favoriscono lo sviluppo.

Sono la Cina, l’India ed il Giappone i maggiori produttori di thé al mondo, ma questo viene coltivato anche in regioni molto più a nord, come la Cornovaglia  (luogo del mito di Ré Artù)  dove il visconte di Falmouth, nelle sue piantagioni, coltiva la qualità del tè di Tregothnan, favorito da un microclima pressoché identico a quello della regione Indiana  del Darjeeling dove invece si coltiva il sopraffino thé nero soprannominato “lo Champagne dei thé “.  Troviamo coltivazioni anche negli Stati Uniti ed in Italia.

Proprio l’Italia è posizionata al secondo posto in Europa come produttore di thé attraverso le piantagioni di Sant’Andrea di Compito, in provincia di Lucca, in cui ben tre sono le diverse varianti di thé coltivate: quello verde, il thé semi-fermentato ed il thé nero.

Il rito del the a Roma: poiché il thé ancora oggi rappresenta un piccolo rito, è suggestivo regalarsi una tantum una gradevole esperienza che ripercorra le atmosfere old english, anche se talvolta un po’ expensive. Nel seguito vi suggeriamo alcuni dei luoghi cult a Roma dove degustare una buona tazza di thé.

 

 

Da “Babington’s”: fondata da due signorine inglesi:  Isabel Cargill e Anna Maria Babington, che inaugurarono la nota sala da thé, nel 1893 , per ospitare i numerosi anglosassoni presenti nella Capitale.

Babington’s,  in Piazza di Spagna,  ancora oggi è gestita dai discendenti di Isabel Cargill e si trova a poco più di dieci passi, ai piedi della famosissima scalinata di Trinità dei Monti.

Stampe e mobili d’epoca arredano gli interni in cui è presente anche un camino, acceso nelle giornate dell’inverno. In questa prestigiosa sala da thé troviamo oltre 100 varietà di questo infuso oltre che tazze e teiere, acquistabili direttamente in loco.

A pochi passi, sempre in Piazza di Spagna, ma alla sommità della Scalinata di Trinità dei Monti possiamo degustare un rilassante thé al “Salone Eva” all’interno dello storico Hotel Hassler. Vi attenderà un’ospitalità lussuosa e un’atmosfera raffinatissima, ideale per degustare un thé pomeridiano con pasticcini fatti in casa.

In questo santuario del lusso potrete anche  approfittare in un orario più tardivo di una cena romantica o uno spuntino post teatro. Avrete come complice l’accompagnamento della musica dal vivo suonata da un pianista.

 

In un luogo inaspettato di Roma tra Prenestino e Labicano, nella principale via dell’omonimo quartiere, “Il Pigneto”, troviamo un altro santuario del thé: il British Corner. Qui non cambia l’atmosfera, sempre garantita e affascinante che riproduce le tea room inglesi, in cui troverete bellissimi servizi da tè fine Ottocento-primo Novecento, acquistati dai proprietari, man mano, da un gigantesco mercato di Oxford. Altro punto apprezzabile il “cheap price” che lo rende molto più abbordabile. Oltre ai thé è possibile sorseggiare anche gli infusi preparati con fiori, spezie ed erbe ed inventati dai titolari, mentre gli scones e i biscottini al burro sono importati proprio dall’Inghilterra

di Ester Campese

 

 

 

Lascia un commento

Traduci »