Il ladro gentiluomo del Ventunesimo secolo: l’arte dell’attesa per la spietata vendetta! “Lupin” (2021) di Louis Leterrier, Marcela Said e Ludovic Bernard, miniserie Netflix.
“Lupin” (2021) di Louis Leterrier, Marcela Said, Ludovic Bernard, su Netflix dall’8 gennaio 2021.
“Lupin” è l’ultima, in ordine di tempo, mini serie di grande successo ideata e prodotta da Netflix. Questi primi 5 episodi, della durata complessiva di 3 ore e 51 minuti (in ordine di puntata: 47, 52, 42, 47, 43 minuti), sono da gustare, per i cinefili di professione, in successione bulimica e senza pausa, se non quella del passaggio da una puntata all’altra: è già questo risultato è un grande merito della produzione!
Il protagonista della serie è Assane Diop, interpretato dal bravissimo attore francese Omar Sy, divenuto famosissimo a livello planetario nel 2011 con il brillante film “Intouchables” (tradotto in italiano con “Quasi amici”), scritto e diretto dal duo transalpino Olivier Nakache e Éric Toledano.
Sono tre gli elementi davvero interessati di questi primi 5 episodi:
1) La storia travagliata e ricca di traumi adolescenziali di Assane Diop, figlio di un onesto e colto uomo immigrato, che diventa l’autista personale di Hubert Pellegrini, uno degli uomini più ricchi e potenti di Francia. Storia adolescenziale che però ne fa un adulto di grande e plurime qualità e abilità.
2) La raffinata arte dell’attesa per mettere in atto la fredda e spietata vendetta dopo 25 anni dal tradimento subito da Assane Diop. Qui il richiamo ad un altro grande romanzo francese è lapalissiano: “Il conte di Montecristo” (1844) di Alexandre Dumas ha certamente ispirato George Kay e François Uzan, gli ideatori della serie e sceneggiatori insieme a Marie Roussin, Florent Meyer, Tigran Rosine. L’elemento principe di Dumas, importato nella loro sceneggiatura, è certamente la sete di vendetta. Una vendetta che si potrà mettere in atto solo e soltanto se, durante la prolungata e sofferta attesa, il protagonista avrà acquisito sufficiente sapere, conoscenza, abilità e danaro. In entrambi i casi, sia Edmond Dantès che Assane Diop, saranno in grado di raggiungere questo risultato prima di vendicarsi.
3) L’invito costante e ripetitivo di Assane Diop al figlio adolescente alla lettura di libri, all’acquisizione di cultura e di conoscenza per diventare padroni del proprio destino: obiettivo che si può raggiungere solo in un modo: leggere leggere leggere tanti libri! Nella fattispecie della serie Netflix, tutti i libri che ha scritto Maurice Leblanc su “Arsenio Lupin”, ladro gentiluomo ideato nel 1905, che si compongono di 17 romanzi e 39 racconti. Gli effetti della serie Netflix sull’impennata delle vendite dell’autore francese del secolo scorso non tarderanno ad arrivare!
Interessante la “trovata” pubblicitaria della produzione per il lancio di “Lupin”. Ispirandosi al protagonista della serie, Omar Sy, sotto mentite spoglie, si introduce con nonchalance nella metropolitana di Parigi per dimostrare che spesso veniamo ingannati dalle circostanze e non diamo importanza alle cose e alle persone che ci circondano. Questo il videoclip:
Omar Sy inganna i parigini: La trovata del protagonista di Lupin
Trama da Coming Soon:
«Questa non è dunque la storia del Lupin che conosciamo tutti. Lupin si concentra su Assane Diop, un giovane uomo la cui vita è stata sconvolta diversi anni fa, quando era ancora un adolescente, quando suo padre è morto dopo essere stato accusato di un crimine che non aveva commesso. Oggi, 25 anni dopo, Assane usa il libro Arsène Lupin, ladro gentiluomo come ispirazione per vendicarlo. La clip ce lo presenta come un semplice addetto alle pulizie del Louvre. Si tratta però di un ladro, che insieme ad altri ladri decide di rubare un prezioso collier dal museo. Come ci hanno insegnato gli eccentrici personaggi de La casa di carta, più facile a dirsi che a farsi, sebbene Assane abbia un piano ben congegnato. Ma siamo sicuri che “giocare a fare Lupin” sarà sufficiente?
I 5 episodi di Lupin, ai quali sappiamo già ne seguiranno altri, coinvolgono anche gli attori Hervé Pierre (Paris, je t’aime), Nicole Garcia, Ludivine Sagnier (The New Pope), Clotilde Hesme (Les Revenants), Antoine Gouy (Un amore sopra le righe), Shirine Boutella e Soufiane Guerrab (Spiral). La serie è una creazione di George Kay, l’ideatore di Criminal, un’altra serie di Netflix, in collaborazione con François Uzan. Louis Leterrier e Marcela Said ne hanno diretto invece gli episodi.»
di Andrea Giostra
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