Su Netflix “Django Unchained” (2012), di Quentin Tarantino, capolavoro da vedere…
Kerry Washington è la germanica Brynhildr – in inglese Broomhilda – la valchiria condannata da Odino a vivere una vita di donna mortale imprigionata in un castello dietro un muro di scudi sulla cima del monte Hindarfjall, dove dorme all’interno di un cerchio di fiamme vigilato da un potente drago, aspettando che Siegfried, uomo valoroso e senza paura, la salvi per farla sua sposa.
Jamie Foxx è Django, ma è anche Siegfried, che scala la montagna perché senza paura, e uccide il drago perché senza paura, e salva Brynhildr perché se lo merita.
Christoph Waltz (Dr. King Schultz) è il cacciatore di taglie di origine tedesca che commercia in cadaveri, permettendo che quella che definisce una pagliacciata, la schiavitù, gli sia di aiuto per la sua professione: commerciare in cadaveri, che come la schiavitù è un commercio.
Ma la schiavitù conduce l’uomo bianco Leonardo Di Caprio (Calvin Candie), ricco e potente possidente del Sud, all’arrogante prepotenza, alla cinica violenza, al divertente sadismo, alla spietata crudeltà, alla sanguinaria ferocia sul nero e schiavo che, alla vigilia della guerra di secessione americana del 1861, non è un uomo: è merce e forza lavoro per fare soldi. Come fa soldi Waltz, che uccide uomini bianchi e vende i loro corpi per denaro. Come fa soldi Di Caprio, che uccide la dignità di uomini neri per diletto e per denaro. Ma un tedesco non può tollerare che si uccida cinicamente per diletto il corpo e la dignità di uomini, neri o bianchi. Il tedesco Waltz è obbligato ad aiutare Foxx a liberare la sua amata Brynhildr. Il tedesco Waltz, sfidato con perseverante arroganza dall’altezzoso Di Caprio che con ingiustificata ferocia lascia sbranare da cani rabbiosi più che nelle membra, nell’anima e nella speranza l’indifeso D’Artagnan mandingo, scatena senz’esitare la sua vendetta germanica, al prezzo della sua stessa vita, con un colpo svelto e dritto al cuore contro lo “shoah nero” magnificamente personificato in Di Caprio la cui caduta inattesa fa levare l’attento e finallora silenzioso spettatore cinematografico in un inaspettato, spontaneo e fragoroso applauso. E qui l’alloro del trionfo cinematografico viene poggiato dagli spettatori dell’intero pianeta, sul capo di Quentin Tarantino, sceneggiatore e regista di questa superba produzione!
Ma è adesso che Jamie Foxx, catturato dal pusillanime traditore delle sue origini Samuel L. Jackson (Stephen), dovrà subire torture, violenze, soprusi, nel corpo e nel cuore innamorato, per scatenare poi impietoso, la catartica vendetta tarantiniana che acchiappa nell’entusiasmo cinefilo lo spettatore che ha amato, per identica ragione, l’italico Sergio Leone. Ed è tutto un’esplosione metaforica ed esagerata, dal negriero Tarantino, al terribile Di Caprio, al vigliacco Samuel L. Jackson, fantastici e superbi nella loro recita.
A Brynhildr e Siegfried non resta che guardarsi negli occhi liberi e scambiarsi le ultime affettuose battute:
– Ciao piccola peste.
– Ciao grandissima peste.
– Sai come ti chiameranno?
– La pistola più veloce del sud!
– Andiamocene.
Django Unchained – Official Trailer (HD)
Trama Django Unchained da Coming Soon:
«Django Unchained, il film diretto da Quentin Tarantino, vede protagonista lo schiavo Django (Jamie Foxx), la cui vita cambia improvvisamente grazie all’incontro con il dottor King Schultz (Christoph Waltz), ex dentista e cacciatore di taglie originario della Germania. Nello corso dello scontro a fuoco contro i mercanti di schiavi che si rifiutano di vendere Django, quest’ultimo dimostra un’innata abilità con le armi e Schultz gli propone di collaborare nella ricerca dei fuorilegge fratelli Brittle. In cambio, King si offre di aiutare Django a ritrovare sua moglie Broomhilda (Kerry Washington). Dopo alcuni mesi, il dottore scopre che la donna è schiava dello spregevole Calvin J. Candie (Leonardo DiCaprio). Per poter salvare Broomhilda, Django e Schultz si fingono interessati ad acquistare dallo schiavista un lottatore mandingo. Dopo aver assistito ad un incontro violentissimo, i due mettono in atto il loro piano e dichiarano di voler comprare uno dei lottatori per un’ingente somma di denaro. Dissimulando interesse, inoltre, cercano di far ricadere anche la cessione della donna nell’accordo. Ma il fedele capo della servitù di Candie, Stephen (Samuel L. Jackson), capisce che Django e Broomhilda si conoscono e informa il suo padrone dell’astuto inganno dei due forestieri. Profondamente adirato, il crudele Candie spinge il dottor Schultz al limite, mentre si scatena un brutale scontro a fuoco tra gli accoliti dello schiavista e i due impostori. Così Django, ad un passo dal liberare sua moglie, si troverà a dover lottare nuovamente contro più spietati aguzzini. Tuttavia, il tempo trascorso con il dottor Schultz ha lasciato un prezioso insegnamento all’uomo: Django non è più uno schiavo e la sua libertà merita di essere difesa fino alla fine…»
Recensione di Andrea Giostra
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