Con che frequenza dovrebbe essere fatta una pulizia orale?
Per godere di una buona salute orale è fondamentale lavarsi i denti un certo numero di volte al giorno, e nello specifico è consigliato di farlo tre volte, dopo ogni pasto. Tuttavia, nonostante si effettui questa operazione di pulizia, è anche necessario recarsi ogni tanto dal dentista per fare una seduta di igiene orale.
L’obiettivo principale di questo tipo di trattamento che esegue un dentista o igienista dentale è quello di rimuovere il tartaro che si accumula sui denti e che un normale spazzolino non è in grado di rimuovere. In questo modo si eliminano anche le macchie di smalto dei denti, si riducono le possibilità che compaia la carie e si possono prevenire alcune malattie come la parodontite o la perdita dei denti.
È importante notare che una pulizia dentale non è la stessa cosa di uno sbiancamento dei denti. In quest’ultimo caso si tratta di una procedura il cui scopo ultimo è estetico e che normalmente viene eseguita dopo aver eseguito una profonda pulizia dentale.
Con quale frequenza eseguire una pulizia dei denti dal dentista?
Per capire ogni quanto è necessario fare una pulizia dentale, il dentista Brandolini suggerisce come regola generale almeno una seduta all’anno, anche se in realtà molti di noi si sottopongono a questo trattamento facendo passare più tempo tra una seduta e l’altra.
Addirittura, questo arco di tempo può essere più breve a seconda di ogni persona e della sua predisposizione ad accumulare tartaro sui denti. Pertanto, dovrebbe essere il proprio dentista a valutare di volta in volta la necessità o meno di eseguire una pulizia orale, poiché ci sono aree che non possiamo vedere ad occhio nudo ma che possono necessitare di essere pulite.
Inoltre, bisogna tenere conto che se c’è un pregresso di patologie orali o se si fuma frequentemente, è consigliabile ridurre il periodo fino a 6 mesi e dunque eseguire questo trattamento più frequentemente.
Cosa comporta il fare la pulizia orale dal dentista?
Sebbene ci sia la tendenza a pensare che la pulizia orale possa danneggiare lo smalto dei denti, in realtà non è così. Tramite i suoi strumenti, il dentista rimuove tutti i residui e sporco che si accumulano su denti e gengive, i quali non possono essere eliminati semplicemente spazzolando i denti, ma lo fa mantenendo intatta la superficie del dente. Per rendere questo processo più facile e l’accumulo di tartaro tra una pulizia e l’altra è minore, è consigliabile utilizzare anche un filo interdentale o uno scovolino.
In ogni caso, è un trattamento che, sebbene possa causare qualche disagio o fastidio durante l’esecuzione, è indolore e non necessita di anestesia. Al termine della pulizia, dopo che il tartaro è stato rimosso, i denti vengono lucidati per migliorarne l’aspetto estetico.
È probabile che durante i giorni successivi alla pulizia orale noteremo le gengive più sensibili agli sbalzi di temperatura, ma è qualcosa che rientra nella normalità e non pregiudica il fatto di poter mangiare o bere come prima.
Non dimenticare infine che la pulizia della bocca è una procedura che viene eseguita per migliorare la salute della bocca e migliorarne l’igiene. Pertanto, se hai dubbi sulla presenza di tartaro o sporco accumulato sui denti, non esitare a rivolgerti al tuo dentista di fiducia per avere il suo parere e fare questo tipo di trattamento.