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Nero di seppia

Il futuro che avanza incerto… #rassegnazione

 

 

#iorestoacasa #andratuttobene #aiutiamochiesolo #rassegnazione …

 

#rassegnazione. Questo è l’hashtag di oggi …

Chiusi in casa ormai da oltre un mese con ordinanze, disposizioni, obblighi normativi che si succedono a raffica sempre più stringenti e limitanti la libertà di movimento e di contatto sociale, la gente è stremata, stanca, disorientata, rassegnata a non conoscere la fine di tutto questo.

Il Governo in carica, dal 30 gennaio 2020 al 1° aprile 2020, è stato capace di produrre oltre 24 tra DPCM, decreti-legge, ordinanze, e in una sola settimana ha prodotto 5 auto-certificazioni ognuna delle quali annullava e sostituiva la precedente!
Il Guinness World Records gli sarà riconosciuto senza il minimo dubbio honoris causa!
 
Da tutto questo come può uscire una persona “normale”?
E con quali conseguenze?
La mente di un popolo che dal dopo guerra a fine gennaio 2020 ha vissuto una vita ritenuta di diritto come “normalità” familiare, lavorativa, religiosa, sociale che sembra lontana anni luce, vive oggi #sconforto e #rassegnazione.
Questo colpisce la maggior parte delle persone.
 
È inevitabile e conseguente che a questo punto, in questo humus casalingo che si è creato artificialmente con norme e restrizioni “quotidiane”, subentrino sentimenti quali #apatia #rassegnazione #pauradivicinanza che i tanti giorni di #iorestoacasa alimentano lentamente ora dopo ora, minuto dopo minuto.
La gente è stufa di fare ripetitivamente e maniacalmente le stesse cose sollecitate ossessivamente dalla “Propaganda-Covid-19” in tutte le reti televisive, in tutti i network con centinaia tra artisti e “influencer” che “ci mettono la faccia” sorridente e rassicurante.
Anche se la nostra mente è attrezzata a reagire alle situazioni limite, a trovare risposte, a sollevarsi da condizioni di estremo disagio, lo spirito ha spento la sua fiammella di speranza e come in tutte le grandi guerre nelle quali le battaglie da affrontare si succedono quotidianamente, il soldato – che è ogni cittadino chiuso in casa – è estenuato, senza forze, e combatte mosso dalla sola inerzia del “si deve fare”.
 
E siccome sappiamo molto bene che non stiamo su un vero campo di battaglia dove il fango, la pioggia, le pallottole traccianti sibilano le nostre carni, siccome questa guerra si combatte con armi “improprie”, ovvero rimanendo chiusi in casa, ci adagiamo e aspettiamo che arrivi un ordine dall’alto, un comando che ci dica il da farsi.
Un da farsi che non comprendiamo ma che eseguiremo come automi, perché la sfiducia ci ha reso inermi, impauriti del futuro.
 
E allora questo sembra essere il tempo della #paura che dobbiamo combattere con tutte le nostre forze, per non essere “immobilizzati” “inermi” “inutili”.
Occorre reagire, essere certi di farcela, per noi, per i nostri familiari, per i nostri cari e per la “salute pubblica” che è anche la nostra salute.
È su questa direttrice che bisogna muoversi, per anticipare la “panica solitudine” che bisogna a tutti i costi arginare, prima che prenda il sopravvento, prima che dilaghi.
L’idea che #insiemecelafaremo non deve essere un semplice “miraggio” in mezzo al deserto del Sahara che ci vede stremati dalla stanchezza dal sole cocente e dalla sete di socialità.
Questo “miraggio”, che tutti ormai riconosciamo come tale, che ci ha fatto rinchiudere ancora di più dentro il nostro “microcosmo dorato”, nelle nostre familiari mura domestiche, deve finire.
Insieme, ognuno all’interno del suo spazio ristretto, potrà farcela… potremo farcela…
Anche se ognuno è ognuno… insieme ma distanti… ed è così che si deve reagire alla individualità dell’isolamento.
Questa non è una speranza. Questa è la realtà che ognuno di noi sta vivendo, la realtà con la quale dobbiamo avere a che fare per uscirne “vivi” e “forti”.

Concludiamo questo nostro incontro con le parole di Khalil Gibran: «La casa è il vostro corpo più grande. Vive nel sole e si addormenta nella quiete della notte; e non è senza sogni.»

Ora più che mai dobbiamo essere consapevoli che abbiamo solo questo: noi stessi, la nostra famiglia, i nostri affetti, i nostri cari… insieme ai nostri sogni che tutti finisca per davvero!

Hashtag:

#aiutiamochiesolo #andratuttobene #solitudine #ilmiopensiero #iorestoacasa #miglioriamoci #guardiamoavanti #rispettiamoleregole #resistere #fiducia #consapevolezza #sentimenti #speranza #libri #lettura #amore #unione #costruzione #reciprocità #pezzidinoi #vilma #unmetrodisolitudine #covid19 #pandemia #coronavirus

di Antonella Biscardi e Andrea Giostra

 

Antonella Biscardi
 
Andrea Giostra

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