Lo scialle: breve excursus sull’accessorio che aggrazia e dà stile alla donna elegante.
Lo scialle: l’arte di saperlo portare classifica e distingue la grazia e lo stile della donna elegante. La prima apparizione dello scialle, fu verso la fine del 18° secolo, in Francia e poi in Inghilterra, realizzati con tessuti stampati, di raso, velo o ancora in lana o merletto.
Allora si portava incrociato sul petto e annodato sulla schiena e nonostante il costo non trascurabile, divennero fulmineamente un capo indispensabile per l’eleganza femminile.
Parigi che all’epoca dettava legge in fatto di moda, importa i primi scialli dalle Indie.
Napoleone al ritorno dalla campagna d’Egitto ne dona uno in pregiatissimo Kashmir a Giuseppina, arricchendone la collezione visto che ne possiede già a centinaia. Tutte le madame eleganti del Consolato e dell’Impero ne possedevano parecchie dozzine, un accessorio irrinunciabile dunque.
Gli scialli di quell’epoca sono realizzati su basi colorate di bianco, celeste, verde e guarniti ai bordi con palme colorate, ma è nel 1813 che sorse a Parigi la prima fabbrica. I modelli vengono disegnati dal pittore Isabey, e si producono le prime imitazioni di quelli indiani più noti come cachemirs francesi.
Da Vienna si importano gli scialli quadrati della Turchia e cinque anni più tardi nel 1817 gli apprezzatissimi scialli provenienti direttamente dall’India prodotti con la finissima lana arabescata.
Ma lo scialle è un accessorio che viene da ogni parte del mondo: dalla Cina che li realizza con sete multicolore, dalla Spagna che li arricchisce da preziosi ricami, dall’Italia che ne fa un prodotto artistico con i merletti di Burano, lavorati a mano e che rappresentano un articolo di gran lusso.
A Parigi l’artista madame Gardel, dà persino lezioni su come portare lo scialle e come drappeggiarlo addosso.
Un accessorio che per oltre un secolo è elemento di quella preziosa eleganza femminile nella moda e ben tre generazioni di donne si ammanteranno nello scialle. Subisce poi un lungo periodo di dimenticanza, per riapparire nel 1919, realizzati per la sera persino in stoffa di lamé, di velluto fiorato, di seta, ma sempre elegantissimi.
Ma come indossare questo alleato e seduttivo accessorio che ancora oggi dona quel certo “allure” alla donna? La risposta è semplice: con classe e “nonchalance”. Lo scialle infatti se “portato bene” è il più semplice complemento di una mise raffinata che saprà rendere unica la donna che lo veste.
di Ester Campese