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Angiolina Marchese, pittrice, artista calabrese e romana d’adozione, amante dell’Arte e della vita.

Angiolina Marchese nasce a Diamante la città dei Murales. Frequenta il Liceo Artistico a Cetraro per poi approfondire la sua formazione artistica all’Accademia di Belle Arti di Roma dove apprende le tecniche pittoriche sotto la guida del suo Maestro Giulio Turcato.

Angiolina partecipa a numerose collettive in Italia e all’estero dove espone le sue opere in progressiva evoluzione stilistica alla ricerca di nuovi linguaggi. Ha realizzato diverse mostre collettive in prestigiose location quali: Milano, Bologna, Spoleto, Firenze, Cosenza, Palermo, Salerno, Novara, Roma; e collettive Internazionali a Londra, Parigi, Barcellona, Berlino.

L’ultima mostra in ordine di tempo a Fiumefreddo Bruzio, incantevole cittadina inserita nel 2005 nel club dei “Borghi più belli d’Italia”, dove ha ricevuto un riconoscimento per la sua arte.

Benvenuta Angiolina e grazie per avermi concesso questa intervista. La prima domanda che ti pongo è com’è Angiolina donna?

 Grazie per questo invito e saluto i tuoi lettori. Bella domanda! Sono una donna semplice e solare, vivo una vita quotidiana con la mia famiglia, sono calabrese e vivo a Roma da tanti anni, ma ritornerei volentieri a vivere in Calabria nel mio meraviglioso mondo, lontano dal frastuono e dalla caotica movida della città.

 

E invece com’è la Angiolina-artista?

 Molto concentrata nel mio percorso artistico. Mi piace parlare d’Arte con chi dimostra interesse per quello che faccio. Per me parlare d’Arte è la mia vita, sono sempre in mezzo ai colori, io guardo e osservo tutto, perché l’Arte è una cosa molto bella ma anche difficile da far capire, perciò mi sforzo sempre di emozionare il pubblico. Non sono una pittrice che vende tanti quadri, anche se la gente mi adora per il mio successo. Chi riesce a sentire i miei quadri riesce a sentire anche me, amo profondamente questa vita colorata che lascia tracce attraverso la mia Arte. I miei dipinti sono ovunque, in Italia e all’estero, anche se ho sentito dire frasi di questo tipo: l’Arte non ti porta da nessuna parte. Io dico che sono viva attraverso l’Arte nel bene e nel male. So che fa bene all’animo e non è vero che prima devi morire per farti conoscere. Io provo le stesse emozioni nel vedere le mie opere emozionare.

 

Che età avevi quando hai scoperto il tuo talento e dove hai imparato le tecniche e come ti ispiri?

 Il momento preciso non lo ricordo, però mi dicevano che ero sempre con le matite colorate a disegnare, per questo ho scelto di proseguire gli studi artistici frequentando l’Istituto d’Arte di Cetraro e poi successivamente l’Accademia di Belle Arti di Roma.

L’ispirazione mi viene a volte all’improvviso, sogno sempre i colori forti perché sono un vortice di gioia. Le tecniche si studiano, bisogna imparare a sperimentare per trovare l’unicità in tutte le espressioni perché ogni mestiere ha bisogno di studi e di gavetta.

Finita l’Accademia mi sono dedicata all’insegnamento. Ho lavorato in un Liceo Artistico con tanti colleghi affermati, ed al contempo ho iniziato a dipingere e a partecipare a numerose mostre.

 

Per essere una vera Artista occorre avere gli strumenti giusti per esprimere il proprio talento. Chi sono stati i tuoi Maestri? Cosa ricordi di loro?

 Il mio maestro è stato Giulio Turcato, artista contemporaneo.

Durante questo percorso mi sono affiancata a diverse persone per le quali nutro molta stima. La mia stima nel tempo è stata ricambiata. Di carattere sono molto curiosa e osservo molto.

Ogni mostra è stata un arricchimento professionale. Ho conosciuto tantissimi artisti e ci sono stati momenti di scambio, non solo artistici, ma scambi solidali e partecipi con tantissimi artisti. Non potrei fare a meno di loro durante le mostre.

Da Giulio Turcato ho imparato le tecniche per trasferirle poi sulle mie tele. Non sono l’artista con l’etichetta. Mi piace spaziare sia nell’astratto che nel figurativo ed ho ancora molta strada da fare.

 

Hai avuto difficoltà per arrivare all’artista che sei oggi?

 Diciamo che ancora non ho superato la timidezza. Come dicevo prima sono una persona molto umile, dipingo per passione e mi piace la gente che si sofferma a guardare le mie opere, poi se vendo bene altrimenti è lo stesso.

Cerco sempre di partecipare ad iniziative serie e valide, lasciando da parte gli eventi che non servono agli artisti.

 

Quali sono state le difficoltà che hai dovuto affrontare e superare?

 La gavetta non finisce quasi mai. È un investimento enorme e continua. Pochi artisti diventano ricchi in vita. Sicuramente è più facile con altre professioni diventare famosi.

 

Ti senti una grande artista?

 Assolutamente no, io vivo di gioia nel dipingere e nel creare. Lascio ai grandi geni questa convinzione di essere più bravi e famosi. Sono contenta che le mie opere emozionano anche se non sono perfette. Dico solo che amo questa vita colorata e sono viva attraverso l’Arte.

 

Qual è il tuo colore preferito?

 Il blu perché è il colore dell’acqua, dell’aria, della vita. Io sono la donna in blu.

 

Qual è il sogno nel cassetto che vorresti realizzare?

 Io dipingo i sogni e ne ho tanti, alcuni si sono avverati perché a me piace vivere secondo il mio istinto.

 

Se ti venisse chiesto di spiegare l’Arte cosa diresti con parole semplici?

 L’Arte è l’espressione più poderosa del profondo dell’animo umano, un insieme di esperienze, perché l’Arte è armonia e gioia.

L’Arte è qualcosa che attraversa la manualità realizza un prodotto che per chi lo guarda provoca una forte emozione emotiva.

L’Arte si avvicina sempre ai sentimenti profondi meno riflessione più interiorità.

 

 

Hai mai pensato di lasciare l’Arte?

 L’Arte è la mia vita e non mi sono mai posta questo problema perché è un flusso vitale, di luce, di gioia e non può mancare. È solo attraverso l’espressione artistica che possiamo sapere chi siamo veramente. L’artista lavora sempre anche quando dorme.

 

Secondo te l’artista ha una missione nell’esprimere sua professione, le sue opere?

 Un compito etico-morale. Nel passato aveva anche una funzione politica, cosa che oggi non ha più.

 

Secondo te, cos’è che caratterizza un vero artista oggi?

 Il coraggio e la voglia di prevedere il futuro. L’arte parla delle cose che devono venire. Questo è il mio pensiero.

 

Cosa prevedi per il tuo futuro professionale?

 Non lo so. Ogni volta che ho una certezza ho mille dubbi. Quello che vedo e che non va bene è che c’è troppa moda e poca riflessione per le cose che devono addivenire.

 

Anche nell’Arte in generale?

 Principalmente nell’Arte.

 

Dove trovi ispirazioni?

 Viene all’improvviso. Sogno sempre colori forti come linguaggio

 

Grazie Angiolina per essere stata con me e per avermi raccontato la tua Arte e la tua vita professionale. Alla prossima e in bocca al lupo.

 Argomenti: Andrea Giostra 

alcuni link:

https://www.facebook.com/angiolina.marchese

https://www.artetra.it/it/category/arstisti/marchese/

https://business.facebook.com/AndreaGiostraFilm/

https://www.facebook.com/andrea.giostra.37

https://www.facebook.com/andrea.giostra.31

 

  • Irene ferraro
    16 Settembre 2017 at 12:54

    Bellissima intervista e bravo chi ha fatto l’intervista che mette a fuoco i vari aspetti dell’artista Angiolina Marchese, dalle risposte chiare e spontanee

  • Irene ferraro
    16 Settembre 2017 at 12:48

    Apprezzo molto la vivacità dei colori dell’artista che emana dalla sua pittura l’amore profuso per l’arte e per come affronta la Vita. Leggerezza, positività, calore, intensità di emozioni piacevoli di gioia e di vitalità,dipingono la personalità di Angiolina Marchese e rapprendano le peculiarità della sua Arte. Brava.

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