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Luce
Buio
Nero di seppia

La giacca di mio padre

Sara Tacchi

Una cena in riva al mare. Nuances oro per sentire ancora il sole sulla pelle. Ho scelto degli shorts di mia creazione color oro rosa in paillettes a vita alta con tasche laterali per dare semplicità ad un capo così appariscente.

La camicia è in cotone organza semitrasparente. Indossata come nel mio stile fintamente trasandata. Pochette oro, sandali nude che rendono il piede un altro protagonista. Ma il capolavoro è la giacca. È un vintage di Pierre Cardin. Giacca smoking di mio padre. Bianco opaco con disegni nello stesso colore in rilievo. So che quando morì Gianni Agnelli, suo nipote Lapo prese tutti i vestiti del nonno e se li fece sistemare. Trovo questo gesto colmo d’amore e gusto. Io adoro farlo nel mio piccolo. Per me la giacca che indosso oltre ad essere molto chic non ha valore. Anche questa è classe. Adoro le giacche.

Se notate non uso quasi mai scialli. Trovo che una giacca maschile poggiata sulle spalle sotto ad un abito da sera o Indossata sia qualcosa che va oltre il convenzionale rendendo il tutto molto particolare. Vorrei fare un appunto sugli shorts corti. Questo vale anche per i minidress. Non è l’età che determina il poterli indossare senza sembrare ridicole ma la struttura fisica. In particolar modo le gambe. Ci sono donne di 40/50 anni che sanno portare questi capi in modo molto più raffinato rispetto a donne più giovani che per conformazione fisica di gambe tornite renderebbero volgari degli outfit così corti. Mi è stato detto che una donna di 40/50 è ridicola vestita in un certo modo. Assolutamente si se non ha gambe slanciate e caviglie strettissime.

Altrimenti ricordate l’invidia è la piu alta forma d’ammirazione. Non dimenticatelo e camminate a testa alta fiere della vostra splendida età. Consigli personali di stile dal vostro camaleonte.

FACEBOOK: SARA TACCHI

INSTAGRAM: saratacchii

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