ScrivOnline

Sans-serif

Aa

Serif

Aa

Font size

+ -

Line height

+ -
Luce
Buio
Nero di seppia

L’abissino: Un gatto dallo sguardo curioso

 

 

Se state pensando di adottare un gatto perché credete che esigerà meno attenzioni e cure di un cane, di certo l’Abissino non farà al caso vostro. Se invece desiderate un animale vitale, con voglia di giocare e che vi chieda e vi offra costantemente affetto, non c’è dubbio che si tratti dell’opzione migliore.

La curiosità non è solo un’espressione dei suoi occhi bensì una caratteristica della sua personalità. È un gatto molto attivo:salta, si arrampica, ispeziona ogni angolo e ha il coraggio persino di nuotare. Allo stesso tempo è però tranquillo e gestibile.

 

 

SENSIBILE E INTELLIGENTE

Non è un gatto che si allontana o vagabonda troppo, si spaventa con facilità di fronte a rumori o situazioni strane. Sensibile e intelligente, ha un carattere allegro e vivace che svanirà se lo lasciate solo. Se non c’è una presenza costante di umani intorno a lui, farà notare fin da subito la sua tristezza. Di solito riesce a sviluppare un vincolo emotivo molto forte con membri del nucleo familiare e tutto ciò li accompagnerà sempre nei loro stati d’animo. Di fronte agli sconosciuti assume invece un carattere riservato mantenendo le distanze.

 

 

ALCUNI DETTAGLI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE: 

Tagliate le sue unghie corte per preservare i vostri mobili, le tende e persino le vostre spalle. Procurategli giocatori per mantenerlo occupato e stimolare la sua intelligenza. Fornitegli un’alimentazione adeguata al livello di energie spese. Anche se è capace di adattarsi facilmente agli spazi più diversi, può vivere in un appartamento, sempre che sia libero di spostarsi dove vuole; La cosa ideale per lui sarebbe un giardino,un cortile o una terrazza per correre,arrampicarsi e giocare in tutta libertà. Viste le sue doti da scalatore fate in modo che non incorra in incidenti. Se non abitate al piano terra usate qualche tipo di protezione o recinzione per finestre, balconi e terrazze.

 

Salvatore Rallo

Lascia un commento

Traduci »